Olbia è molto più di un punto di transito: è un luogo che unisce le bellezze naturali della Gallura alla vitalità di un centro urbano moderno, ricco di storia e tradizioni. Con il suo porto, il suo aeroporto e una posizione strategica, Olbia è una delle città più dinamiche dell’isola.
Cenni di Storia: Le origini di Olbia
Le radici di Olbia sono antichissime e affondano in un passato che parte dalla preistoria e attraversa tutte le grandi civiltà del Mediterraneo. Il territorio olbiese conserva tracce quasi ininterrotte di insediamenti umani, dai primi villaggi neolitici ai monumenti nuragici, fino alla città romana e alla capitale medievale del “Giudicato di Gallura”.
Civiltà nuragica (dal II millennio a.C.)
Già dal Neolitico medio (circa 4000–3500 a.C.) nell’area di Olbia sono attestati insediamenti umani, come mostrano i ritrovamenti di ceramiche e statuette votive. Con l’arrivo della civiltà nuragica, tra Bronzo ed Età del Ferro, il territorio si punteggia di nuraghi, villaggi di capanne, tombe dei giganti e pozzi sacri: oggi se ne contano oltre cinquanta solo nel comune di Olbia. Tra i siti più importanti spiccano il nuraghe Riu Mulinu di Cabu Abbas, il pozzo sacro di Sa Testa e la tomba dei giganti di Su Monte ’e s’Abe, che raccontano un mondo fatto di riti legati all’acqua, culto degli antenati e una sorprendente capacità costruttiva.
Fenici e Punici: un porto strategico nel Mediterraneo
A partire dall’VIII–VII secolo a.C., i navigatori fenici e poi i Cartaginesi (Punici) riconoscono nel golfo di Olbia un approdo ideale: riparato, vicino alle rotte verso la penisola italiana e la Spagna. Nasce così una colonia fenicio-punica, dotata di porto, magazzini e fortificazioni. Resti delle mura puniche e una celebre iscrizione in lingua punica (il cosiddetto “piedistallo di Olbia”) testimoniano il ruolo commerciale e religioso di questo insediamento, collegato alle grandi reti mercantili del Mediterraneo occidentale.
Epoca romana: la grande crescita della città
Dopo la conquista romana della Sardegna nel 238 a.C., Olbia viene riorganizzata e ampliata seguendo il modello urbano romano. La città diventa uno dei porti più importanti dell’isola, il più vicino alla penisola italiana, con collegamenti diretti verso Ostia e Roma. Vengono costruiti un foro, strade lastricate, terme pubbliche, un esteso acquedotto che scende da Cabu Abbas e numerose ville nei dintorni. I ritrovamenti di necropoli, gioielli, ceramiche e soprattutto i resti di navi romane rinvenute nel porto, oggi visibili nel Museo Archeologico di Olbia, confermano l’importanza del centro come snodo militare e commerciale di primo piano.
Medioevo
Con il declino dell’Impero romano e le incursioni vandaliche e poi bizantine, la città cambia volto ma non perde il suo ruolo strategico. Nel Medioevo, con il nome di Civita, Olbia diventa la capitale del Giudicato di Gallura, uno dei quattro regni indipendenti in cui era suddivisa la Sardegna. Qui avevano sede il palazzo giudicale, le mura difensive e le principali chiese, tra cui l’area su cui sorgerà la basilica di San Simplicio, legata al culto del santo vescovo e martire locale. Le strutture difensive come i castelli di Pedres e Sa Paulazza proteggevano la città e le rotte interne, mentre la diocesi di Civita giocava un ruolo religioso di grande rilievo nell’isola.
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Il Centro di Olbia
Il centro storico di Olbia è un concentrato di vita, cultura e sapori, un luogo dove il passato convive armoniosamente con la modernità. È la zona ideale per passeggiare senza fretta, scoprire scorci autentici, fare shopping o godersi un aperitivo all’aperto.
Corso Umberto I – Il cuore della città
È la via principale del centro, pedonale e costellata di negozi, boutique artigiane, ristoranti e caffè. Durante la stagione estiva si anima con musica dal vivo, mercatini serali, mostre e serate a tema. È qui che turisti e residenti si incontrano per una passeggiata, uno shopping rilassato o una cena all’aperto.
Piazza San Simplicio e la Basilica
A pochi passi dal corso si trova la Basilica di San Simplicio, il monumento religioso più importante della città. La piazza circostante ospita feste, celebrazioni e piccoli eventi. Di sera l’illuminazione calda mette in risalto il granito dell’edificio, creando un’atmosfera suggestiva.
Il Lungomare e il Parco Fausto Noce
Il Lungomare di Olbia è un luogo perfetto per rilassarsi, correre o godere della brezza marina con vista sulle barche ormeggiate.
Poco più all’interno si trova il grande Parco Fausto Noce, un polmone verde di 16 ettari con laghetti, ponti, aree giochi e percorsi per runner: una vera oasi nel cuore della città.
Vita urbana e shopping
Oltre alle vie principali, come via Regina Elena e via Cavour, il centro è disseminato di botteghe tipiche dove trovare corallo, artigianato in sughero, prodotti enogastronomici galluresi, ceramiche e gioielli sardi.
Eventi a Olbia
Olbia non è soltanto una meta balneare: è anche una città attivissima dal punto di vista culturale, musicale e tradizionale. Ecco gli eventi più significativi.
Festa di San Simplicio (maggio)
È l’evento più importante dell’anno, dedicato al patrono della città.
La festa dura diversi giorni e comprende:
- processioni religiose,
- spettacolari fuochi d’artificio,
- concerti e spettacoli,
- la tradizionale cozza de San Simplicio, una grande sagra gastronomica,
- mercatini e attività per famiglie.
È il momento ideale per vivere Olbia come un vero locale e respirare la sua identità più profonda.
Eventi estivi e musica dal vivo
Durante l’estate il centro storico e il lungomare si riempiono di:
- concerti gratuiti,
- performance di artisti di strada,
- festival musicali,
- serate danzanti,
- cinema all’aperto.
Le Notti Bianche e le lunghe aperture serali dei negozi trasformano il centro in un vivace salotto all’aperto.
Il Natale a Olbia
Negli ultimi anni il periodo natalizio è diventato particolarmente suggestivo:
- mercatini tipici,
- eventi musicali,
- pista di pattinaggio sul ghiaccio,
- luminarie nel centro storico,
- spettacoli itineranti.
Un’occasione perfetta per scoprire la città in un’atmosfera completamente diversa dal solito.
Le spiagge di Olbia
La costa olbiese è una successione di calette, lidi attrezzati e angoli ancora selvaggi, tutti raggiungibili in pochi minuti di auto o autobus dal centro città. Qui trovi alcune delle spiagge più belle del nord Sardegna, ognuna con una personalità diversa.
Pittulongu – la “Playa” di Olbia
A circa 8 km dal centro, lungo la strada per Golfo Aranci (chiamata anche La Playa) è la spiaggia di riferimento degli olbiesi. È una lunga mezzaluna di sabbia bianca e morbida, con fondale basso che degrada dolcemente: perfetta per famiglie con bambini e per chi vuole fare il bagno anche fuori stagione.
Lungo l’arenile trovi stabilimenti balneari, bar e ristoranti con vista su Tavolara, oltre a noleggio ombrelloni, lettini, pedalò e canoe. È ben servita dai mezzi pubblici, quindi ideale anche per chi viaggia senza auto.
Bados – atmosfera giovane e sportiva
Poco oltre Pittulongu, in direzione Golfo Aranci, Bados è una spiaggia molto amata da giovani, famiglie e appassionati di sport acquatici. La sabbia è chiara e sottile, l’acqua trasparente e il fondale rimane basso per diversi metri, ideale per nuotare in sicurezza o giocare in riva.
Nei mesi estivi è una delle spiagge più vivaci della zona: chioschi sul mare, possibilità di praticare snorkeling, sup e windsurf, e un bel colpo d’occhio sulle colline verdi che la circondano.
Porto Istana – cartolina con vista Tavolara
A sud di Olbia, vicino a Murta Maria, si apre il piccolo paradiso di Porto Istana: quattro spiaggette separate da tratti rocciosi, tutte con sabbia bianchissima e mare turchese. Di fronte si staglia l’isola di Tavolara, creando uno degli scorci più fotografati della zona.
Il fondale è bassissimo e trasparente, perfetto per famiglie e per chi ama fare lunghe passeggiate in acqua. Nella stagione estiva sono presenti stabilimenti balneari e noleggi attrezzature, oltre a scuole di sport acquatici. È una delle spiagge più gettonate: meglio arrivare presto la mattina, soprattutto ad agosto.
Marinella – tra mare cristallino e mondanità
La spiaggia di Marinella si trova qualche chilometro più a nord, verso Porto Rotondo. È un ampio arco di sabbia chiara e fine, con mare sempre limpido e acqua che digrada dolcemente.
Qui trovi sia tratti liberi sia stabilimenti attrezzati, beach club, ristoranti e hotel fronte mare: perfetta se vuoi combinare mare da cartolina e un tocco di vita mondana, magari con un aperitivo al tramonto in riva al mare.
Cala Banana e Sos Aranzos – calette intime e acqua cristallina
Tra Pittulongu e Golfo Aranci si nascondono piccole gemme come Cala Banana e Sos Aranzos: calette più raccolte, con sabbia chiara, scogli granitici e mare calmo e trasparente.
Queste spiagge sono ideali per chi cerca un’atmosfera più tranquilla rispetto ai grandi lidi: perfette per snorkeling, per chi ama stendersi al sole in silenzio o godersi un pic-nic vista mare. Alcuni tratti sono attrezzati, altri completamente liberi, con la vegetazione mediterranea che arriva quasi fino alla riva.
Porto Istmo e Capo Ceraso – la Sardegna ancora selvaggia
Spostandosi verso sud-est, la zona di Porto Istmo e del promontorio di Capo Ceraso regala scenari molto più selvaggi e meno affollati. Qui la costa alterna piccole insenature sabbiose a tratti rocciosi, con sentieri che attraversano la macchia mediterranea tra profumi di mirto, rosmarino e ginepro.
Queste spiagge sono perfette per chi ama camminare, esplorare e fotografare: non sempre ci sono servizi, quindi conviene arrivare attrezzati (acqua, cibo, ombrellone). In cambio si gode di una tranquillità rara, soprattutto al mattino presto o al tramonto.
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